“Uva, eccellenze e degustazioni: chiusa la prima parte di Vivere Diodoros”
Si è conclusa la prima parte di “Vivere Diodoros – Nutrire i territori”, il progetto promosso dalla Fondazione Agrigento 2025 insieme a Zarabazzara e al Parco Archeologico della Valle dei Templi, che unisce cultura, agroalimentare e turismo. Dopo due giorni di incontri, degustazioni e momenti di confronto sul ruolo del cibo come strumento di attrazione turistica, l’iniziativa guarda già alla seconda fase, in programma il 28 e 29 novembre, con un grande evento autunnale dedicato alle eccellenze siciliane.
In autunno, Agrigento diventerà il palcoscenico di una vera e propria immersione nel turismo enogastronomico: stand, show-cooking e masterclass animeranno le vie della città e i luoghi simbolo della Valle dei Templi. Previsto anche un educational tour per operatori turistici internazionali, che visiteranno cantine, frantoi e caseifici locali per costruire pacchetti turistici capaci di unire archeologia e sapori, sul modello del Parmigiano Reggiano, oggi meta di visite in tutto il mondo.
Non mancherà un panel di esperti nazionali del settore turistico e agroalimentare, chiamati a discutere del valore del cibo come narrazione identitaria e leva per uno sviluppo sostenibile.
Il primo ciclo di eventi si è chiuso con il taglio del primo grappolo di Uva Italia Igp di Canicattì nel vigneto di Casa Diodoros, alla presenza delle autorità provinciali e dei vertici della Fondazione Agrigento 2025. Un gesto simbolico che ha inaugurato la campagna di raccolta e ribadito l’importanza di un prodotto sempre più apprezzato anche sui mercati esteri.
La valorizzazione dei prodotti tipici è stata al centro anche della distribuzione, a Porta di Ponte, di oltre 600 sacchetti brandizzati Capitale della Cultura, contenenti Uva Italia Igp, 400 confezioni di pesche di Leonforte Igp e più di 100 monoporzioni di marmellata dello stesso frutto. Un’iniziativa che ha permesso a tanti turisti di portare con sé un “souvenir” del territorio.
Successo anche per le degustazioni a Casa Diodoros: oltre 200 persone, provenienti da diverse aree della Sicilia, hanno potuto scoprire prodotti come il pomodoro di Pachino Igp, la carota novella di Ispica Igp, il pecorino siciliano Dop, la mandorla di Noto, l’aglio di Nubia e il melone gialletto di Joppolo Giancaxio.
Un bilancio che conferma la bontà del progetto: “Vivere Diodoros” si candida a diventare un appuntamento fisso capace di unire cultura, tradizioni e filiere agroalimentari, rafforzando il legame tra Agrigento Capitale della Cultura 2025 e il racconto delle eccellenze siciliane.
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